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domenica 12 gennaio 2025

L’Italia e Novara viste dall'alto: quattro chiacchiere con Gigi Santoro.



Ehi Gigi, come va? Sono sei anni che ci guardi dall’alto: con vedute certamente più ampie di quelle terrene.

Bene, tutto sommato. Vedo che anche laggiù continuate ad andare avanti, nonostante tutto.

Ma dove sei, già in Paradiso a condurre trasmissioni tra la luna e le stelle oppure… ma è tua quella Ferrari rossa targata Napoli?

No, non sono ancora arrivato a dir la verità; mi hanno detto che prima devo anch’io farmi qualche purghetta. Sai com’è la politica. Ancora qualche lustro, mi bagno nel Letè e nell’Eunoè e passo di là. Sai, qua abbiamo un’altra concezione del tempo.

E comunque la Ferrari non è targata Napoli, ma Nazareth. Altre macchine non ce ne sono.

Hai visto che colpo ha fatto la Meloni riportando a casa Cecilia Sala in pochissimo tempo e non facendo trapelare nulla?

Certamente, ma…

Ma?

Vedi Me.Fisto, come ben sai, visto il tuo mestiere, “uno è poco e due son troppi” si dice in certi ambienti. E poi, e anche questo dovresti saperlo, se non capisci una cosa non la puoi criticare, e qui è tutto top secret. La storia, del resto, ci insegna che lo “stato di eccezione” è il punto nel quale la legge si applica disapplicandosi, e il potere di chi decide nello e dello stato di eccezione si differenzia dalla normalità democratica che si sostanzia, per quanto ci riguarda, nell’esercizio del potere da parte di chi lo detiene, per conto di chi lo ha ma non lo esercita.

È un po’ complicato!

Sembra complicato ma non lo è: io suono e tu canti. Ma non puoi cantare quello che ti pare. Devi rispettare la musica dello spartito scritto dagli autori (i cittadini tramite il Parlamento, minoranze in primis) per lo spettacolo che hanno messo in programma.

Ah, ecco. E poi? Mi sembra ci sia qualcosa che non ti convince del tutto.

È vero. Intanto non mi convince il fatto che la Belloni abbia dato le dimissioni così, all’improvviso. C’è qualcosa che non mi torna considerando che è a capo del DIS (Dipartimento Informazioni per la Sicurezza: cioè coordinamento dei Servizi segreti). E poi, dimmi, se tu avessi firmato una cambiale non vorresti sapere chi è o chi sarà il tuo creditore? E non vorresti sapere quando, come e con quale moneta devi pagare? E se tu non fossi stato d’accordo sul prezzo della transazione, o sulle modalità di estinzione del debito? Ci sarebbe anche altro ma, per il momento, chiudiamola qui. Felici che la giornalista sia tornata a casa.  

Che ne pensi di quanto è successo a Milano: dell’inseguimento dei Carabinieri finito con la caduta del TMAX e la tragica morte di Ramy Egaml, della presunta aggressione sessuale collettiva ("Taharrush gamea") in Piazza Duomo la notte di Capodanno?

Penso che le regole esistano e siano fatte per essere rispettate. Da tutti. E debbano anche essere fatte rispettare. Con le giuste modalità. Ogni morte, e specialmente quella di un giovane, è una tragedia. Una volta compiuti i rispettivi e dovuti accertamenti si potranno valutare i fatti. Contestualizzandoli però e considerando tempi, stati emotivi, doveri e violazioni. Nessuno dovrebbe mai morire. La vita è sacra, è neanche chi ne è titolare può mettere in gioco la sua rischiando quella degli altri. Certamente i Carabinieri stavano facendo il loro dovere, gli altri no. E in questi casi anche le premesse fanno parte del fatto. Violenze in Piazza Duomo? Se verranno accertate, si tratterà di qualcosa di animalesco. Di inconcepibile. Tali condotte dovranno essere punite come prevede la legge che dovrà essere applicata con la giusta severità e dovranno anche essere risarcite quelle persone.

Parliamo un po’ della politica novarese. Come la vedi da lassù, tu che ne conosci bene le dinamiche?

Se devo essere sincero ogni tanto vedo qualche fiammata e sento qualche scoppio. Manca armonia, ma questo è dovuto a scelte sbagliate da parte di chi, almeno in partenza, pensava che avrebbe potuto andare diversamente. Alla fine se ti vesti da stallone e poi ragli, si capisce che sei un somaro, politicamente parlando. Sai che io mi confrontavo spesso con i vari leader locali e non.

Certo lo so bene. E...?

E allora, ma questo te lo avevo accennato anche di persona prima di iniziare il mio viaggetto, gli ho sempre detto che la loro responsabilità politica non poteva prescindere dalla condotta di quelli a cui avevano affidato o delegato degli incarichi. Per questo non possono e non potranno addurre scuse quando, alla resa dei conti o nel caso di incidenti di percorso, sarà valutato l’operato di costoro. Esiste una “culpa in vigilando” ma anche una “culpa in eligendo”. Se hai scelto male, la paghi!

Capperi, sei molto severo?

No, non sono severo, sono giusto. Amministrare una città come Novara o altrove è un compito importante che apporta benefici ma impone anche doveri: istituzionali, etici e morali.

Senti Gigi, un’ultima cosa. Tu possedevi tanti libri e me ne hai regalati tanti e consigliati molti. Ho comprato “Il libro dell’anno 2024” della Treccani. Tra le parole dell’anno c’è anche “amichettismo”. Sintetizzo: “favorire da posizione di potere i propri seguaci; nepotismo; fenomeno che prevede impiego di famigliari e amici, amichetti appunto, per gestire non solo la cosa pubblica, ma anche quel che le ruota attorno”.

Ti darò una risposta che non ti aspetti: meglio beccarsi qualche critica ma preservare la possibilità di non essere traditi o trascinati a fondo.

A proposito di beccare, ultimissima domanda. Chi è “Il Corvo” secondo te?

A parte che mi sembra strano che tu mi faccia domande di cui non sai già la risposta. Io non posso proprio risponderti, non è nelle mie facoltà. Noi, da qui, non possiamo influire sulla realtà. Posso solo dirti che scrive bene e usa molto gli incisi. Per il resto, visto che sembra una persona intelligente, sarebbe opportuno che prima di finire spiumato e, magari, non per demeriti suoi, si palesasse e andasse a parlare, molto schiettamente con il Sindaco di Novara. Sono convinto che gli gioverebbe molto.

Adesso devo proprio andare. Ciao!

Ciao Gigi!

 

P.s.: grazie Anna!

 


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