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sabato 26 ottobre 2024

A Novara il disagio giovanile cerca soluzioni e “Ri-Generazioni” a NÒVA.

 

Mentre la politica da varietà si diverte a passare il tempo tra intersezionalità, teoretica, infosfera, supercazzole e a sparacchiare metrature di grandi opere e i cittadini rischiano di fare la fine di Vladimiro ed Estragone, aspettando il Godot sanitario. In attesa di verificare se “tanto tuonò che piovve”: magari sui 5 Stelle in Consiglio comunale potrebbe “cadere” un altro Consigliere sgradito altrove, ferma l’ipotesi creativa di un novello gruppo misto. Trascurando i “rumors” sul fatto  che le vicende appalti avrebbero la potenzialità per rimbalzare da Palazzo Cabrino a qualche altro edificio. Canelli - Sindaco di Novara - sulla “vexata quaestio” del polo logistico di Pernate si scopre emulo del migliore Ronaldinho con una veronica dialettica apprezzabile dal miglior Collodi, “… se per assurdo  impazzissero tutti  e votassero a favore della delibera (riferendosi al Consiglio comunale del prossimo 30 ottobre 2024 a Galliate n.d.a), saremmo noi a fermarla perché abbiamo già detto che non siamo favorevoli a un progetto così impattante…” porompopò, poroporompopperoporò, poroporoppopò!

Fieramente aspettando di sapere quanto sia stata ammirata l’Amerigo Vespucci a Singapore e quanto sia stato importante che qualche nostro rappresentante indigeno l’abbia sostenuta in loco per aiutarla a galleggiare, giovedì 24 ottobre siamo andati a Nòva, centro di aggregazione giovanile e produzione culturale. Con il patrocinio del Comune di Novara e relatori di qualità, orchestrati dal bravo Giuseppe Passalacqua, si è cercato di indagare quale sia lo stato di salute degli adolescenti, il perché delle difficoltà comunicative tra differenti generazioni, come si manifestino le situazioni di disagio (anoressie, bulimie, disturbi dell’attenzione, comportamenti dirompenti, disturbi di apprendimento, forme di autolesionismo), la distribuzione sul territorio dei casi oggetto di riscontro e, infine, quale sia il ruolo delle istituzioni, a partire da quello dei Servizi sociali sino a quello, necessariamente complementare, del personale (e delle strutture) sanitario. In attesa di un nuovo incontro in cui, oltre alla constatazione delle problematiche, si possano individuare soluzioni fattibili, è emerso come - allo stato - sia necessaria un’attività e un impegno che possano intercettare le situazioni di disagio relative alla salute mentale dei ragazzi evitando, altresì, che tutto l’operato dei vari addetti sia circoscritto alle sole, benché dovute, richieste istituzionali. Con due precise puntualizzazioni, ossia - da un lato - che il disagio non va subito medicalizzato perché è normale che esso sia vissuto dall’adolescente ma - dall’altro - che “le mancanze delle madri e l’evaporazione delle figure del padre” necessitano di personalità genitoriali che siano meno bambine dei loro stessi figli. Insomma, bisogna crescere!

P.s.: Consiglieri presenti: Cinzia Spilinga (PD) e Tiziana Napoli (Forza Novara).

    

 

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