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giovedì 31 ottobre 2024

La politica a Novara: piovono sberloni e qualcos’altro, ma non sono polpette! E, intanto, “No” polo logistico; “No” bar e, tra un po’, “No party”?

 


C’era da aspettarselo! Galliate ha mantenuto le promesse e ha detto “no” al polo logistico che avrebbe fatto da cappuccio a Pernate. Secondo quanto riportato dalle cronache, la minoranza non  ha votato contro ma si è astenuta. Attenzione, questo è (o potrebbe anche essere) un dato molto importante, col senno di poi, per qualche giurista in erba.

In attesa di:

- conoscere cosa deciderà il TAR, la cui sollecitazione caffeinica non potrà però avvenire utilizzando il/i bar dello Sporting chiusi dalla Polizia Locale per irregolarità emerse solo perché la Consigliera Paladini avrebbe ficcanasato dentro le carte (e, sarebbe il caso che qualcuno anziché friggere aria ne prendesse esempio!);

- sapere se Forza Novara andrà incontro a qualche “defaillance” - anzi, parrebbe che una già ce l’abbia avuta, viste le parole del Sindaco Canelli sulle elezioni provinciali «i nostri neoeletti non sono quattro, ma cinque. Andrea Crivelli, pur non iscritto alla Lega, ha intrapreso un percorso con Forza Novara in consiglio comunale a Novara, e con loro abbiamo un dialogo costante» (le domande da porre alla sibilla sarebbero tre:  “Da quando?”; “Ma gli altri forzisti civici lo sapevano?”;  “Erano tutti d’accordo?);

- capire come e perché quel povero dirigente e persona sempre molto corretta abbia potuto “cannare” non uno ma due bandi in un tempo più breve di quello intercorrente tra i due solstizi;

- verificare se esista o meno qualche “cartusciella” richiesta da Fonzo in Commissione proprio ieri pomeriggio (difficile che il capogruppo PD faccia domande di cui non conosce già la risposta), perché non bisogna mai “tendere” troppo l’arco,

non rimane che una piccola constatazione, dopo aver saputo con gioia che a Singapore l’Amerigo Vespucci galleggiava.

“Da un essere umano, che cosa ci si può attendere? Lo si colmi di tutti i beni di questo mondo, lo si sprofondi fino alla radice dei capelli nella felicità è anche oltre, fin sopra la testa, tanto che alla superfice della felicità salgano solo le bollicine, come sul pelo dell’acqua; gli si dia di che vivere, al punto che non gli rimanga altro da fare che dormire, divorare dolci e pensare alla sopravvivenza dell’umanità; ebbene in, questo stessi istante, proprio lo stesso essere umano vi giocherà un brutto tiro, per pura ingratitudine, solo per insultare. Egli metterà in gioco perfino i dolci e si augurerà la più nociva assurdità, la più dispendiosa sciocchezza, soltanto per aggiungere a questa positiva razionalità un proprio funesto e fantastico elemento. Egli vorrà conservare le sue stravaganti idee, la sua banale stupidità…”.

Eh già, Fëdor Michajlovič Dostoevskij, sì, sì, quello di “Delitto e castigo” aveva vista e barba lunga, e pure i capelli, da giovane.

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