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lunedì 16 dicembre 2024

Novara: Radici Chimica. Operai in cassa integrazione e famiglie preoccupate. La politica si faccia sentire.

 


Riceviamo e pubblichiamo quanto ricevuto da Maurizio Nieli, dipendente  nonché segretario UGL Chimici di Novara, sempre a disposizione per chi volesse replicare o dire la sua, con la speranza che le Istituzioni, le famigerate “Istituzioni” non si girino dall’altra parte e, soprattutto, chi ha dichiarato anche ultimamente di rappresentare il territorio lo faccia per davvero e le sue parole si vestano di sostanza e non di semplice e vuota dialettica. Contiamo sul nostro primo cittadino che, va detto, per questo tipo di problemi non si è mai tirato indietro, ma anche su qualcun altro perché non sia il solito, ampolloso e formale “bla, bla, bla”!

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Buongiorno, ho letto l'articolo pubblicato  da “La Stampa” sulla Radici Chimica. Purtroppo riscontro che chi ha rilasciato le dichiarazioni ha parlato solo di crisi del settore omettendo la vera situazione che si è venuta a creare in azienda. Parlo della perdita di salario di una buona parte dei lavoratori interessati alla cassa integrazione creando di fatto una disparità pari al 36%  da chi, per fortuna sua, lavora a tempo pieno e facendo qualche ora di straordinario che in regime di  CIGO fa sempre bene! L’azienda poteva intervenire con lo strumento della compensazione retributiva cosa da noi  UGL Chimici richiesta, in virtù del fatto che il gruppo Radici, sotto l'aspetto finanziario è solido; in merito al probabile cambio della turnazione , ciò è l'effetto che alcuni colleghi altamente specializzati che prestavano la loro attività lavorativa proprio negli impianti sospesi  e vista l'aria che si respira hanno trovato un posto di lavoro presso altre aziende. 

I lavoratori con delle turnazioni diverse da quelle attuali si troveranno in condizioni difficili sia per la media dell'età anagrafica e per la gestione di impianti complessi,  tantissimi altri problemi che ci sono che non sono emersi nell'articolo!!! 

Cassa integrazione voluta dal gruppo Radici che poteva essere gestita in maniera diversa - esempio non si è capita la decisione di fermare il sito Radici Chimica di Novara e non lo stabilimento della Radici chimica Germania, che produce lo stesso prodotto che si fa a Novara -. È chiaro anche ai più sprovveduti che le materie hanno un costo maggiore, il gas e l'elettricità e il costo del personale è di gran lunga più alto che in Italia compresi i costi di trasporto (da segnalare che la Centrale termoelettrica che fornisce elettricità e vapore Novel è partecipata al 49% da gruppo Radici  con utili da capogiro lascio a Me.Fisto le conclusioni)... ma evidentemente nel sito di via Fauser che in quasi 40 anni ha creato la fortuna dell'azienda del gruppo essendo, tuttavia, un sito datato (in cui appunto si lavora sugli  impianti sospesi), in tutti questi  anni non si è investito in modo adeguato.

Sembra che la situazione creatasi induca la proprietà a fare scelte secondo noi penalizzanti per i propri dipendenti di Novara...certo la crisi economica mondiale ha accelerato i tempi, ma era un vecchia storia già segnata....

Maurizio Nieli, Lavoratore di Radici Chimica””

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