“Questa è proprio bella!” verrebbe da dire e da scrivere. Poi pensandoci un po’ ci rendiamo conto di quanto sia particolare la lingua italiana perché l’espressione virgolettata di meraviglia che, generalmente, evoca un sentimento gioioso, se pronunciata scuotendo un po’ la testa di qua e di là e con una sorta di sguardo da pesce lesso, “Certe volte” può assumere tutt’altro significato.
Eh già, perché la serata, “sold out” da sempre, è un successo per il cantante emiliano che, pochi lo sanno, è stato anche Consigliere comunale a Correggio dal 1990 e per due anni - dicono le cronache - come indipendente nel gruppo del PCI.
Ma non è probabilmente questo il motivo o la logica antagonista per cui dopo il
concerto non ha voluto vedere chi “desiderava”, “ardentemente”, incontrarlo. In
effetti alcuni concerti di inizio novembre sono stati rinviati perché anche il
nostro “mediano” si è beccato l’influenza, essendo umano.
Quello che fa sorridere amaramente è che, secondo quanto ci è stato riferito, tra due incaricati istituzionali che volevano salutarlo - una lo sappiamo stravede per “il Liga” ed è stata quieta - l’altro (uno, ma non trino, suo malgrado) avrebbe reso necessario l’intervento della sicurezza perché non mandava giù l’onta del rifiuto oppostogli alla richiesta di vedere il cantante in quanto, leggete con attenzione.
Premessa maggiore: “Io sono XXXXXXX del Comune di Novara";
premessa minore: "il Coccia è del Comune"
conclusione: "e, quindi…"
e quindi, cosa avrebbe voluto significare la S.V.?
Chiudete Voi il sillogismo di chi, più che una partita da mediano, sta rischiando non solo di finire in panchina (viola e gentile, magari… ma che palle, però!) bensì di tornare negli spogliatoi e forse fuori dallo stadio a farsi fare qualche massaggio di umiltà!
Come canticchiava un vecchio carosello al noto fraticello “Cimabue, Cimabue, fa una cosa e me sbaglia due!”.
Indifendibile!
Ovviamente, chiunque volesse specificare, smentire o confermare ciò che è stato riferito, può farlo commentando il pezzo!🎩
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