Questa mattina, quando ancora la nebbia avvolgeva le case per poi diradarsi poco dopo, in compagnia di qualche giornale, di un buon caffè e di qualche pasterella, la giornata è iniziata con l’apertura di una paginata dedicata alle vicende novaresi che nella politica locale stanno tenendo banco per le polemiche relative alle gare d’appalto cannate in materia “sportiva” e per la contestata nomina del marito di una Consigliera appartenente a Fratelli d’Italia alla Presidenza di Fondazione Novara Sviluppo. Siccome tutti sembrano giocare, abbiamo deciso di farlo un poco anche noi. Lo facciamo qua perché da altre parti ci è stato fatto capire che davamo fastidio, con la promessa, però, che presto vi racconteremo i retroscena.
Esaminiamo, adesso, la risposta - divisa in più parti - alla domanda posta al Senatore Nastri a cui è stato chiesto se condivida quanto affermato in Consiglio provinciale dal capogruppo di Fratelli d’Italia Luigi Laterza che si è detto “non scandalizzato” dalla nomina di cui sopra, e che “la parentopoli è diffusa dappertutto”
Titolo dell’intervista: “Non difendo Parentopoli ma competenze e risultati”
Prima osservazione sul titolo: Non difendo non esclude che tale sistema lo si possa accusare o anche, semplicemente, criticare. Chissà se Nastri lo farà?!
Seconda osservazione sul titolo: le competenze potrebbero esserci, e magari ci sono. Ma, di quali risultati si parla se ancora non ci possono né essere né conoscere perché la nomina è di qualche giorno fa. Forse il riferimento è a risultati ottenuti altrove. Dove? E quali sono?
Risposta del Senatore Nastri (prima parte): “Sono dichiarazioni che si inseriscono in un dibattito vivace”.
Osservazioni: “Vivace” è un aggettivo che si riferisce o a “esuberante vitalità o a fervida e spigliata versatilità” oppure può significare “intenso e luminoso”. Definire “vivace” un dibattito che si riferisce a un Consiglio provinciale dove un capogruppo si dice “non scandalizzato dalle nomine a parenti e amici” (riportiamo il testo della domanda n.d.a.) preoccupa un po’ (o no?!). E poi “non c’azzecca niente” direbbe un noto ex Pubblico Ministero.
Risposta (seconda parte): “Ma il punto fondamentale è che le nomine si giudicano sulle competenze e sui risultati. È il momento di lasciarci alle spalle le polemiche”.
Osservazioni: Tralasciamo ancora una volta le (facciamo atto di fede) “sicure” competenze. Sui risultati siamo punto e a capo! Quanto al fatto di “lasciarsi alle spalle le polemiche” è un po’ come se uno ti passasse dietro, ti tirasse un calcione sulle chiappe e tu pensassi che, in fondo, ormai te lo sei lasciato alle spalle (e forse è meglio di questi tempi). Insomma, meglio nelle chiappe che nelle palle. Della serie vai avanti tu che a me viene da ridere!
Osservazioni: nella terza parte della risposta si afferma che la contestata “nomina” “si basa sullo stesso criterio utilizzato” per la parente di un altro noto politico locale (l’ex Sindaco di Novara e adesso Segretario provinciale della Lega) che però - precisa il Senatore - fu “sicuramente fatta sulla base della fiducia e della competenza e non di legami familiari…”. Apprezzando tantissimo, se di questo si è trattato, la sottile ironia di cui è pregna l’affermazione, si constata come non c’è nessuna giustificazione e nessuna critica a Parentopoli, ma la semplice presa d’atto dei noti corsi e ricorsi storici. Sembra quasi e soltanto un rinfacciare. Ah, saperlo!
Osservazioni: quanto sopra - interpretabile, salvo “etiche” smentite, come una sorta di “l’avete fatto voi e adesso che lo facciamo noi che volete?” - raggiunge un climax raggelante quando, nella quarta parte della risposta la steccata sui denti arriva all’ex deputato di Forza Italia Diego Sozzani che “dovrebbe dare un’occhiata a casa sua, dove certi meccanismi sembrano ben rodati”.
Insomma, ad ovest di Paperino va tutto bene, è tutto normale (che dovrebbe voler dire è tutto nella norma. Giuridica? Bah!), è tutto okkei!
Adesso per non togliervi il gusto di valutare autonomamente il resto dell’intervista e di riflettere sull’altra sponda del Terdoppio - pardon - sull’altra interessante paginata dedicata all’interesse della Procura della Repubblica per le gare d’appalto per cui “sempre caro” - a qualcuno - “gli fu quell’ermo” impianto, auguriamo a tutti una buona domenica!
Con la storia della parentela sarebbe ora di finirla.
RispondiEliminaSì, è vero, prima o poi i parenti muoiono!
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