Attualità e politica viste con un pizzico di ironia e tante altre notizie da commentare. Norme&Diritto e un po’ di Criminologia. E poi, recensioni di libri interessanti perché leggere è bellissimo.
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mercoledì 30 aprile 2025
domenica 27 aprile 2025
"Il garbuglio di Garlasco" un libro di Gabriella Ambrosio da leggere per capire qualcosa di più nell'omicidio di Chiara Poggi, e quanto è cambiata anche la vita di chi se ne è occupato e lo fa tutt'ora.
Gabriella Ambrosio ha scritto un libro che dovrebbero leggere tutti coloro che si occupano di diritto, di etica, di indagini, di Giustizia.
Dell’omicidio di Chiara Poggi - di cui abbiamo già trattato in un precedente post - si è detto che manchi il movente. Allora leggetevi quello che già a pagina 11, nella prima riga, immagina e scrive questa bravissima giornalista. Parole che, forse, sono state davvero le ultime, piene d’odio e di rancore urlate in silenzio alla povera ragazza:
«Cosa credevi di fare!»
Al momento - come ho sempre scritto, detto e ripetuto - non sono in grado di affermare, e non è mio compito farlo, se Alberto Stasi sia colpevole o meno ma, certamente, sulla base di quanto emerso, accertato e provato ritengo che non dovesse essere condannato. Perché c’era molto di più di quel “ragionevole dubbio” che deve - l’indicativo non è a caso - essere superato non solo dai ragionamenti, dalle teorie e dalle inferenze logiche ma, ancor di più, dai fatti, dagli accadimenti reali e da quanto è possibile dimostrare senza assurdi pasticci.
Il libro dell' Ambrosio lo hanno già letto in tanti e, probabilmente, anche i magistrati che hanno aperto questa “nuova” indagine che non è escluso riveli importanti novità.
Come mai tanta ammirazione per un testo che narra di una tragedia?
Perché è un'opera che non ha solo un’importante valenza investigativa ricollocando, quando serve, cose e persone al loro posto, ma fa comprendere quanto sia stata (e lo sia tutt’ora) drammatica la situazione in cui taluni dei protagonisti si sono venuti a trovare loro malgrado e come la loro vita sia stata segnata e scavata, per sempre, da una vicenda che ha impresso nelle loro esistenze un marchio indelebile. E nessuno può sentirsi o dirsi certo di non finire in un tritacarne giudiziario e mediatico come accaduto per il delitto di Garlasco. E poi, la stessa Chiara - forse - è stata uccisa proprio perché voleva capire cosa stesse succedendo intorno a lei.
sabato 26 aprile 2025
venerdì 25 aprile 2025
Novara: 1. Piccola premessa "Quando l'ambasciator, proprio, non porta pene". 2. Comunicato stampa del "Patto per il Nord".
Mentre a Roma si celebra la persona di Papa Francesco anche da parte chi ha, evidentemente, problemi di fosforo relativi alla memoria a breve termine, a Novara e dintorni si aggira un Fratello nunzio (non apostolico), latore del pasquale messaggio del dominus locale che non potendo più chiudere una stalla ormai vuota, cerca - disperatamente - di evitare ulteriori danni. In attesa del Giubileo la redenzione dell'uno e la confessione dell'altro rappresenteranno mica l'anteprima escatologica dell'immanente destino di taluni membri germani? Perchè la confessione potrebbe anche rimanere riservata ma l'ammenda no. Va fatta pubblica (non publicana), come l'offesa!
Nel frattempo, riceviamo e pubblichiamo - come facciamo da sempre nel nostro blog, per tutte le forze politiche - la confessione, pardon, il comunicato stampa inviatoci da il "Patto per il Nord".

NOVARA e PROVINCIA
Associazione confederale di sigle, associazioni,
Comitati, Movimenti, Gruppi, Partiti Politici e Liste Civiche
COMUNICATO STAMPA
MOMO: BASTA MULTE, LA SICUREZZA VERA È BEN ALTRA COSA!
Da oltre due anni, numerosi cittadini e automobilisti segnalano una situazione assurda e inaccettabile nel comune di Momo (No), all’incrocio tra via Magistrini e via Boniperti: il semaforo con sistema Photored è diventato un bancomat a cielo aperto.
L’amministrazione comunale di Momo continua ad ignorare ogni richiesta di confronto, ogni proposta di buon senso, ogni appello alla sicurezza vera.
Il tempo del giallo è inspiegabilmente ridotto a 3 secondi rispetto ai 4-5 normalmente consigliati, troppo poco per una frenata sicura, troppo veloce per non rischiare una multa, anche per chi guida con prudenza.
E invece di dialogare, di ascoltare, di migliorare, il Comune preferisce fare cassa sulle spalle dei cittadini.
Ci risulta che a nulla sia servita la petizione lanciata su Change.org, che chiedeva l’installazione di un conto alla rovescia visibile sul semaforo: una proposta semplice, concreta e soprattutto “logica” applicata già in tante città, capace di migliorare la sicurezza stradale e ridurre il numero di infrazioni.
Se il Comune avesse davvero voluto tutelare la sicurezza, avrebbe ascoltato invece di tacere, invece di incassare.
Questo non è un sistema per proteggere la cittadinanza quindi il sospetto è che serva più a “fare cassa” che a garantire la sicurezza.
PATTO per il NORD chiede:
- L’immediata revisione del tempo del semaforo giallo, adeguato alle normative e alla velocità della strada;
- L’installazione di un countdown visivo che permetta agli automobilisti di anticipare correttamente il cambio del semaforo;
- Trasparenza totale su quanti verbali sono stati emessi da questo impianto e a quanto ammonta il totale incassato;
La sicurezza stradale si costruisce con il dialogo e con soluzioni intelligenti, non con multe a tradimento.
Il silenzio dell’Amministrazione è complice e noi non staremo zitti.
Distinti saluti,
PATTO per il NORD Novara e Provincia
mercoledì 23 aprile 2025
COMUNICATO STAMPA del Gruppo consiliare PD del Comune di Novara
Riceviamo e pubblichiamo quanto pervenuto dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Novara:
"Non senza qualche sorriso, abbiamo appreso della singolar tenzone che
vede protagonisti da una parte la sorella, Marina Chiarelli, e il
fratello Federico Binatti e dall'altra il fratello Ivan De Grandis.
Sono gli esponenti locali di FdI che occupano le cariche istituzionali
più rilevanti: Chiarelli in Regione, Binatti è Presidente della
Provincia, De Grandis è Vice-Sindaco a Novara. Che dire? Non tre
sprovveduti pensionati, che si prendono a male parole al bar tra una
partita di briscola e un po' di vino.
Tra l'altro non erano nemmeno al bar, ma in luogo istituzionale (Palazzo
Natta), per un incontro istituzionale: la presentazione della Regione
di alcuni bandi di finanziamento per attività sportive.
Cosa fa il Vice-Sindaco, mentre la sua Assessora illustra la proposta?
Se ne sta fuori dall'aula - così riferiscono i giornali- per poi
rientrarvi solo con il solo scopo di attaccare la Chiarelli, che - a suo
dire - non avrebbe ascoltato i territori e avrebbe stanziato risorse
assolutamente insufficienti. Visto che c'era, il numero due al Comune di
Novara assesta un colpo anche alla Provincia, quindi al fratello
Binatti, che avrebbe potuto mettere a disposizione una sala più grande
per l'incontro.
Siamo senza parole: utilizzano un luogo istituzionale e un evento pubblico per la loro resa dei conti interna al partito.
Inutile chiamare in causa il rispetto verso le istituzioni e le cariche pubbliche che, nostro malgrado, ricoprono.
Piuttosto è indispensabile che ciascuno dei tre protagonisti guardi in
casa propria, non quella di Fratelli d'Italia, ma alle responsabilità a
cui sono chiamati.
Primo fra tutti il censore De Grandis che da un lato lamenta la scarsità
di fondi stanziati dalla Regione per gli impianti sportivi, ma
dall'altro la Giunta comunale - in cui ricopre un ruolo almeno
formalmente non di secondo piano - ha chiuso il 2024 con un avanzo di 10
milioni, che potrebbero essere impiegati anche a questo scopo.
Al di là delle loro beghe interne (che sono solo all'inizio), ancora una
volta la classe dirigente (anche se non è proprio dirigente) del primo
partito a Novara non è proprio adeguata!
Gruppo consiliare Partito Democratico
Comune di Novara
A Novara due équipe dell'A.O.U. (Chirurgia Maxillo Facciale e Neurochirurgia) ricostruiscono il volto a un senzatetto massacrato con un intervento di sei ore. Complimenti al Prof. Matteo Brucoli, al Dr. Cristian Cossandi e ai loro collaboratori! Intanto una certa politica la faccia sembra perderla!
Sarebbe troppo semplice dire “l’avevamo sempre detto!” ed allora non lo scriveremo neppure. Neanche sul nostro blog sebbene lo meriterebbe chi ha fatto in modo che su qualche quotidiano i "vincoli" diventassero gioghi inaccettabili (scelta nostra, come sempre del resto!). E, a discapito di quanto pensavamo, non ci fa neanche piacere che Fratelli d’Italia faccia davanti non solo ai novaresi e a tutta la Nazione una figura barbina, quasi ippica - anzi pippica - proprio quando in un momento come questo anche uno Stato, seppure laico, si stringe attorno alla figura di Papa Francesco. Ovviamente ciò non toglie che qualcuno avrebbe fatto meglio a stare in “religioso” silenzio viste alcune precedenti dichiarazioni e prese di posizione! Ma si sa, la politica italiana è sempre stata così. E, in questa, ci stanno dentro anche quella regionale, provinciale e comunale.
Inoltre non vogliamo prendere per i fondelli alcune tra le persone aderenti a questo partito che, bolla o non bolla destinata a scoppiare, hanno degli ideali - che possono o potrebbero anche non essere condivisi - e sono degne di rispetto e stimabili. Ah, e qualcuna pure competente.
Bando alle ciance e veniamo al sodo. Come noto, il motto del Santo Padre era “miserando atque eligendo”, tratto dalle omelie di San Beda il Venerabile, sacerdote e fu scelto da Jorge Bergoglio perché a 17 anni - si narra - quest'ultimo sperimentò la presenza di Dio nella sua vita, in seguito a una confessione.
Non sappiano se l’Onorevole Nastri, dominus di Fratelli d’Italia a Novara quando nel promuovere alcuni dei suoi rappresentanti (così deciderete Voi quale) abbia provato o meno tale “misericordia d’animo”. Però siamo sicuri che in “eligendo” ossia nello scegliere abbia davvero commesso un enorme peccato! Quindi vedremo quale sarà la penitenza che deciderà di infliggere sora Giorgia (che, tra l'altro, anche recentemente ha ribadito il concetto che la libertà di pensiero è sacra) in primis, e l'elettorato allora stimolato alla scelta, a seguire.
Cos'è successo? Leggetelo al link che segue.
P.s.: puoi anche fingere di essere un cavallo o una cavalla di razza, ma se poi ragli…
sabato 19 aprile 2025
Dentro l'uovo di Pasqua un bel libro da leggere perchè si può essere felici anche senza alcolici, senza coca, senza dover essere pirla per forza.
Domani è Pasqua e, come sempre, dopo le feste ci si impegna a fare buone azioni. Che sia l’andare in palestra, fare una dieta, iniziare a studiare sul serio o, semplicemente, promettersi di cambiare qualcosa nella propria vita, ad esempio cercare di vivere un’esistenza più sana e tranquilla. Perché è bello sognare. E lo è anche continuare a farlo, ma certe volte ci sono piccoli accadimenti che hanno l’effetto di un tornado, anche se partono lievi come una farfalla (la libellula e il suo battito d’ali sono ormai usurati!).
E allora, oggi, cari e affezionati lettori del blog di Me.Fisto, non scriveremo dell’attesa “Informazione di garanzia” - forse più di una - che aleggia(no) nel cielo novarese, pavese o milanese.
Non vi tedieremo con la “fervente” attesa di leggere un annunciato provvedimento disciplinare che - dicunt - vedrebbe come destinatario un dipendente comunale autore del più grande dei peccati che si possa o si potesse commettere oggi come ieri. Un reato che nemmeno la Destra (si dice così, no?!) è ancora riuscita ad abrogare. Un vero e proprio delitto, insomma: la “lesa maestà” per essersi, la persona da cazziare (ma a quanto ne sappiamo noi, in realtà, chi con lei condivide il profilo FB), permessa di esprimere un’opinione contro una materia di competenza del “più bel fico del bigonzo” peraltro aduso ad esprimersi spesso in modo improprio. Politicamente parlando, s’intende.
Non parleremo del fatto che fare domande idiote porta più conseguenze delle risposte stesse.
E allora? Insomma
cosa ci sarà dentro l’uovo? Una statuetta di Trump in miniatura? Un santino della
Meloni scritto in inglese? Un carillon con l’inno di Mameli che, come
Nostradamus, già sapeva che i Fratelli
d’Italia sarebbero andati al Governo? Un pastiglietta eccitante per Tajani? Un colpo di scena in una delle più note e tristi vicende omicidiarie di cui tanto si discute e sta facendo passare notti insonni a tante, troppe persone?
Bene, dopo esservi mangiati tutto il cioccolato che volete, provate a leggervi un libro, un piccolo libro (92 pagine) intitolato “Più vivo che mai - Viaggio tra i profumi di Padre Pio” e siamo sicuri che oltre a piacervi, a caricarvi, a incuriosirvi, a trasmettervi un’incredibile dose di energia aprirà - a molti di voi - la visuale verso un orizzonte sconosciuto consegnandovi una chiave per aprire quelle porte a cui, forse, siete sempre passati davanti senza accorgervene, senza sapere che oltrepassarne una vi avrebbe fatto bene al cuore ed alla mente.
Cos’ha di speciale questo libro? Prima di tutto il fatto che sia stato scritto da una persona felice: di quello che fa, di quello che ha e di quello che è. E ditemi se non è già questo un miracolo!
E poi la narrazione: lineare, spontanea, sbarazzina che ti accompagna per mano alla scoperta di un segreto. Un segreto che ognuno di voi potrà leggere, condividere e trasformare a modo suo.
Sì, molto bello.
Il
libro è di Giorgia Colombo,
giornalista professionista e non solo. E quando avrete fatto la Vostra piccola indagine sul Vostro motore di ricerca preferito, ricordatevi che "nessuno è senza peccato"! Neanche Giorgia 😉. Non solo questa però!
sabato 12 aprile 2025
Novara: la "Città del Formaggio" dove la muffa non fa paura, neanche se "spussa"!
Una bella mattinata primaverile e la splendida cornice del Broletto hanno allietato lo sfondo per l’acclamazione di Novara quale “Città del Formaggio 2025”. Mancava il primo cittadino, rappresentato da alcuni suoi Assessori di cui uno, quello con la fascia tricolore, è anche l’attuale vice, mentre quello al Commercio sfoggiava una mise rosa cipria, in perfetto equilibrio cromatico con la sala.
Sabato 12 aprile, quindi, tutti schierati come fratelli (di latte) sebbene il Sindaco il giorno prima - per evitare che l’alimento si trasformasse in panna acida - aveva decisamente abbassato la temperatura del gas prima che bollisse. E non solo la fiamma!
Siamo quindi andati di persona ad ammirare lo spettacolo odierno, anche per evitare che qualche amicale (giornalisticamente intesa) telefonata possa rendere sospettosi padiglioni auricolari istituzionali. Ma il troppo, stroppia sempre. Bisogna ricordarlo. Qualsiasi lavoro si faccia.
Comunque, tra allattati e/o quasi allettati (politicamente parlando), tra chi aspetta, chi spera, chi, chi chicchirichì (cioè che il gallo intoni il redde rationem), alcuni amici e tanti nemici, tra visi pallidi, lingue, lingue biforcute (la nostra ovviamente) e lingue striscianti su autoprodotto materiale salivare, è stato bello riscontrare che qualcosa è cambiato.
Anzi più che qualcosa: c’è chi ha cambiato look, chi l’ennesimo partito (tra chat il cui contenuto la dice lunga sulla condivisione politica e personale di taluni dei suoi membri. E pure delle sue membra); chi ha cambiato le braghe con mutande di latta (perché non si sa mai...) e chi, invece, non potrà mai cambiare perché è nato tondo… e così morirà; chi, in famiglia, sta facendo praticantato per eventuale successione e chi preferisce studiare l'adozione.
Non sappiamo se nel momento in cui stiamo scrivendo (sono le 13.31) abbiano finito di parlare i vari “politici” presenti e se riescano o siano riusciti a farlo dicendo cose intelligenti e interessanti da ascoltare, tenuto conto che il comizio - pardon l'incontro - è iniziato alla 10.30. Insomma prima che il formaggio faccia la muffa. In fondo ci si salverebbe comunque.
Come?
Con un bel piatto di cozze al gorgonzola. A Novara il gorgonzola non mancherà mai e nemmeno… il resto.
P.s.: la fascia tricolore non era strappata. Sono state rilevate, però, abbondanti tracce di DNA (femminile)!
venerdì 11 aprile 2025
A Novara la fascia gorgonzolesca al Broletto porta scompiglio. Chi la indosserà?
Un Gorgonzola Day piuttosto piccantino quello che, domani, attenderà gli "assaggiatori" al Broletto di Novara. Una disputa sulla fascia tricolore, contesa tra un maschietto e una femminuccia, che sembra abbia fatto sufficientemente incazzare, sì proprio incazzare, anche il buon Canelli.
Ci fosse Bennato direbbe "Sono solo caglionate!"
sabato 5 aprile 2025
Pernate - Novara: tra il dire e il fare, meglio scopare che bamblanare.
Alcuni dei volontari di "Novara Green" e de "I Fontanili" di Pernate
Scrivere è sempre bello anche se spesso non è facile evitare di farsi prendere la “pennuta” mano quando tra galline, escort, pappone (sì, per una volta al femminile) che le utilizzano per infinocchiare i loro nemici, salivari e scivolosi pennivendoli, soggetti con la capoccia bisunta più falsi di Giuda ma capziosamente capaci di raccogliere cacca-consensi, ti verrebbe da tirare fuori le più colorite espressioni corregionali di Dante.
E, invece no! Oggi in quel di Pernate, quartiere e feudo conteso tra la logistica dello straniero e gli insani desideri di incappucciarne il territorio, con il conseguente e la mai sopita tentazione di orgogliosa secessione quando la sbandierata novaresità si dimentica della sua Frazione e fa la fine della “femminilità lasciata là sotto il lenzuolo” (cit. “La vestaglia” - Massimo Ranieri), una bella sorpresa. Gradita. Utile. Importante.
Perché?
Perché un gruppo di volontari (di Novara Green e dell’Associazione “I Fontanili di Pernate”) si sono dati appuntamento per dare un ripulita e, muniti di pettorine e idonei DPI (dispositivi prevenzione infortuni) sono partiti da Piazza F.lli Bandiera per finire, dopo il percorso stabilito, vicino a quel posto dove, bene o male, siamo destinati un po’ tutti: al Cimitero. Dopo una doverosa grattatina (non si sa mai!) e dove speriamo che qualche cattivo ci arrivi prima di noi, che dire? Bravi! Così si fa! Altro che banfare riempendosi la bocca delle buone intenzioni che tali rimangono nei secoli dei secoli. E, dopo i doverosi e sinceri complimenti a queste persone che mettono loro stessi al servizio della comunità “pro patria et amore dei” e non, dicesi non, per bieco scopo di lucro, anche ai bravi pernatesi o a chi li viene a trovare, qualche suggerimento ci è stato chiesto di darlo e ve ne riportiamo alcuni volentieri:
- i marciapiedi non sono fatti per parcheggiare macchine, camioncini e motorette. Perciò non vi lamentate se poi si spacca tutto e si riempie di buche;
- i cestini non devono essere utilizzati per infilarci dentro sacchetti di immondizia per cui ci sono appositi contenitori;
- le cacche dei cani, alcune più grosse dei profiterol maxi, è opportuno raccoglierle prima che lo sfortunato pestatore vi faccia una macumba. Perché, magari è vero che la merda porta fortuna, ma fa anche un po’ schifo!
Ecco, questi sono piccoli accorgimenti di buona educazione che sarebbe opportuno venissero rispettati. Solo alcuni per non esagerare.
Ringraziando
ancora i bravi volontari e, posto che la libertà di ognuno finisce dove inizia
quella dell’altro, ricordiamo a quell’idiota che mentre loro pulivano rideva e
buttava in terra il mozzicone della sigaretta, sfortunatamente non andatogli di traverso, che la prossima volta, se proprio non sa dove gettarlo può
metterselo… proprio lì!
mercoledì 2 aprile 2025
Polemica a Novara - sai che novità! - sulla (in)sicurezza. Quando il pisellino diventa un pisellone!
Una premessa necessaria, che a qualcuno dispiacerà venga fatta, ma corrisponde a verità. Novara, al momento, è una delle città più sicure d’Italia. Checché se ne dica. Mettete il naso fuori geograficamente e al di fuori della demagogica strumentalizzazione politica e ve ne accorgerete!
Ciò non toglie che non si possa migliorare o evitare di peggiorare: le percezioni lasciamole ai "sensitivi" come dice un intelligente amico!
Ma Novara è abituata bene, molto bene. È, nonostante tutto, una città ancora educata, sufficientemente chiusa sebbene sia la meno piemontese di tutta la Regione; un paesone dove l’integrazione tra chi è arrivato e chi è arrivato (non è una ripetizione) funziona; un po’ meno tra chi già c’era, ed è rimasto, e chi è giunto dopo, perché i baluardi proteggevano e proteggono dai “furèst o furèsti” ma isolavano e un po’ isolano perché l’aristocrazia che conta ancora c’è; si vede poco ma conta molto: in bene e in male. Anche se di indigeni veri ne son rimasti pochi e non per questo così buoni.
E i novaresi, in fondo, sono abituati bene. Perché se il desinar quotidiano è di buon livello, pur se ordinario e non stratosferico, appena arriva nei piatti qualche ingrediente insolito e pure fastidioso, l’effetto sulla Principessa è quello di sentire un grosso pisellone anche sotto tanti materassi anziché un semplice pisellino.
Adesso, riferendoci ovviamente a Mendel e fuor di metafora, non sfugge, in questi giorni, la rinnovata polemica, se di polemica si tratta, tra l’originario Assessore alla Sicurezza del secondo Canelli - primo periodo - (sembra quasi di citare il Vangelo) oggetto di dolorosa trombatura politica e l’attuale Assessore alla Sicurezza reimpiantato dal Sindaco leghista dopo un breve interregno del primo cittadino nell’incarico medesimo. Sindaco che, dopo aver assunto la delega in prima persona e per qualche mese, tacitando (e forse di questo pochi si erano accorti) i Fratelli che stavano diventando un po’ polemici, rimise la delega in mano ad un altro leghista senza “germani” ingombranti o fastidiosi.
Ma… cosa pensate possa fare un Assessore alla Sicurezza a Novara, incarico che, in genere, è sempre collegato a quello di Assessore alla Polizia Locale?
- Presenziare al Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica (dove è costante la presenza istituzionale del Prefetto, del Questore, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, magari del Comandante della Polizia Locale, ecc., ecc. ?
Risposta: Certamente, se…
- Dare direttive al Comandante della Polizia Locale così da cercare di ottimizzare il “servizio” sulla base di esigenze territoriali e funzionali?
Risposta: Certamente, se…
- Organizzare corsi di aggiornamento, di diritto, di difesa personale, di tecniche di polizia, di addestramento al tiro, di specializzazione nei settori di competenza sempre in divenire?
Risposta: Certamente, se…
- Verificare le esigenze del personale anche mediante un rapporto diretto per riscontrare eventuali problematiche nell’espletamento del servizio o, più semplicemente, nella quotidianità, viste le multiformi competenze del Corpo in tante materie e settori?
Risposta: Certamente, se…
- Interessarsi per Formare personale preposto sul territorio - tramite appositi Nuclei - che possa intercettare le esigenze e le problematiche di quella zona grigia che non di rado, a partire dalle scuole, risulta generare se non risolte all’origine, problematiche ben più gravi dei semplici dissidi o litigi?
Risposta: Certamente, se…
- Verificare che il vestiario e quant’altro in dotazione sia idoneo e dignitoso atteso che gli appartenenti alla Polizia Locale sono il biglietto da visita della città?
Risposta: Certamente, se…
Potremmo andare avanti “ad libitum”, magari sotto un bel dehor!
“Ed
è subito sera…”.
Il karma del Terdoppio colpisce ancora! Chi volle quella cattedrale nel deserto che ai novaresi costa da anni una pacca di soldi?
Non facciamo la cronistoria perchè anche farla porta sfiga! Però, ragazzi, ce la siamo presa con la Giunta Ballarè; con tutti gli Assessor...

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L’ANGOLO DI ME. FISTO A Novara San Rocco mette(rà) le rotelle? Mentre qualcuno si star...
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I mmaginiamo che sia andata così: “ Pronto, buongiorno, è la segreteria dell’Onorevole Nastri. Domani, 13 novembre alle ore 19.30, Lei è con...
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Sono successe molte cose in questi giorni in cui non siamo riusciti a scrivere per Voi, ma stiamo aspettando eventi im...