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mercoledì 29 gennaio 2025

Novara. Consiglio comunale: Teatro Coccia o Teatro dell’assurdo?!

 


“Ehi, che spettacolo fanno oggi al Coccia?”

“Non hai visto il Consiglio?”

“No!”

“Guardalo!”

“Ma dai, fammi una sintesi!”

“Va bene. Eccola: Come sparare sulla Croce Rossa!”

P.s. “La cultura costa!” ha detto l’Assessore.

P.s. “Sì, appunto, la cultura!”

“Pssssst, ehi, dì a Canelli di tornare in aula!”

“Mamma mia!”

“Cos’è, lo spettacolo degli Abba?”

“No, è un grido di dolore!”

“Per cosa?”

“Per la cultura!”




martedì 28 gennaio 2025

Roma: i Servizi segreti hanno spiato Palazzo Chigi?

 

 

PREMESSA

Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS) è l’organo di cui si avvalgono il Presidente del Consiglio dei Ministri e l’Autorità Delegata per la sicurezza della Repubblica per l’esercizio delle loro competenze e per assicurare piena unitarietà nella programmazione della ricerca informativa del Sistema di informazione per la sicurezza, nonché nelle analisi e nelle attività operative dei servizi di informazione per la sicurezza (art. 4 legge 3 agosto 2007, n. 124).

FATTO

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale (procedimento) a seguito di un esposto-denunzia presentato da Gaetano Caputi - Capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - (definito da Dagospia “il braccio destro di Giorgia Meloni”) perché fossero verificate le  fonti delle notizie che il giornale “Domani” - diretto da Emiliano Fittipaldi - aveva pubblicato nei suoi confronti.

I magistrati romani chiedevano, il 24 giugno 2024,  a Elisabetta  Belloni - allora Direttore Generale del DIS (Dipartimento che coordina le due Agenzie di sicurezza del nostro Paese) - «di voler comunicare le generalità complete delle persone che hanno effettuato gli accessi, unitamente alle ragioni che vi hanno dato causa o che, comunque, li hanno legittimati» concernenti Gaetano Caputi.

 In particolare - scriveva il capo della Procura capitolina Francesco Lo Voi - “nell’ambito di indagini preliminarmente condotte” erano state riscontrate “interrogazioni” sul soggetto effettuate “presso la banca dati Punto Fisco provenienti da user-id risultanti attribuite a personale” del Dipartimento. 

In data 23 luglio 2024 il DIS riscontrava la richiesta del magistrato e trasmetteva, con nota a firma Elisabetta Belloni - in busta chiusa - il documento fatto pervenire dall’AISI (Agenzia informazioni e sicurezza interna).

Nel documento - che faceva riferimento al p.p. 20789/2024 R.G.N.R. e perveniva il Procura in data 26 luglio 2024 - erano ricostruiti i tre accessi effettuati dagli 007 nostrani (in data 23.1.2023, 4.9.2023 e 25.9.2023) e fornite le ragioni delle interrogazioni alle banche dati (sommariamente: verificare se la moglie del Caputi “fosse avvinta da vincoli di parentela (cugina) con la moglie di un soggetto attenzionato dall’Agenzia”; verificare “lo stato di famiglia della moglie di […] e sulla moglie di Gaetano Caputi per ricostruire l’eventuale parentela, al fine ultimo di fugare definitivamente i rumor in parola”). Limitatamente all’interrogazione del 23 gennaio 2023, invece, e in risposta al quesito ricevuto in ordine alle ragioni che avevano dato causa all’accesso o che, comunque, lo avevano legittimato, la risposta evidenziava come «Le motivazioni rese dal dipendente trovano riferimenti in atti caratterizzati da elevata sensibilità».

Quanto sopra da leggere anche il relazione al fatto che - come evidenziato - “nello svolgimento di un’attività di ricerca informativa era emerso l’intendimento di alcuni target, impegnati nella progettazione di un rigassificatore nel sud Italia, di avvicinare Gaetano Caputi… «al fine di anticipare e portare a conoscenza agli alti livelli istituzionali l’iniziativa industriale».”

https://www.dagospia.com/politica/domani-scodella-testo-integrale-documento-dell-aisi-fa-tremare-governo-422608

MORALE

È una cosa seria, seria o sarebbe bastato andare da una parrucchiera in zona!?

 


domenica 26 gennaio 2025

Rossano Pirovano, nuovamente Segretario provinciale del PD novarese, fa il punto su progetti e idee in divenire.

 


Consigliere Pirovano, una riconferma all’unanimità come Segretario provinciale del PD novarese che non è stata messa in dubbio tanto che Lei era l’unico candidato. Condivisione o altro?

Sicuramente c’è stato un grande lavoro di condivisione, per me è anche un punto di partenza per rinnovare e rafforzare il rapporto con il territorio. Essere l’unico candidato è una responsabilità, più che un privilegio, significa dover dimostrare di meritare l’ampia fiducia ricevuta, trasformandola in un lavoro concreto e inclusivo. La sfida ora è superare le dinamiche interne e costruire un percorso partecipato, capace di coinvolgere energie nuove e portare risposte reali ai cittadini.

A Novara, tra due anni, si concluderà il secondo mandato Canelli. Qualche alleanza, magari strategica, in vista?

Con la fine del secondo mandato di Canelli, il centrosinistra ha un’occasione cruciale per proporre un’alternativa credibile. A cominciare dalle alleanze, che devono avere gli stessi valori, con progetti chiari e condivisi, evitando accordi di facciata che rischiano di essere percepiti come opportunistici. L’obiettivo deve essere un programma di largo respiro che metta al centro lo sviluppo sostenibile, il lavoro e la qualità  dei servizi, puntando a una visione di Novara moderna e inclusiva.

L’attuale momento storico e politico è fonte, nonostante tutto, di incertezze e, talvolta, sembra pregno di ideologie anacronistiche. Fuffa o fondati timori?

Le incertezze politiche di oggi nascono dalla difficoltà  di rispondere a problemi complessi con soluzioni adeguate. Ideologie che sembravano archiviate tornano a emergere perché il disagio sociale cresce, ma rispolverare ricette anacronistiche non è la risposta. Il timore fondato è che, senza un cambio di passo, la politica si limiti a rincorrere le paure, invece di anticiparle e risolverle. È il momento di parlare chiaro e agire con pragmatismo, abbandonando sia la fuffa che il nostalgismo sterile.

Non le sembra che, come evidenziato da Giorgio Gori in un recente incontro proprio qui a Novara, sia il momento di prendere atto che la sicurezza è un’esigenza sempre più sentita, che non deve più essere solo prerogativa della destra e che il buonismo a prescindere fa solo danni?

La sicurezza è un bisogno reale, non un terreno ideologico. Come sottolineato da Giorgio Gori, non può essere lasciata alla destra né banalizzata con il buonismo. Garantire sicurezza significa affrontare le cause profonde del disagio, migliorare la presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio e adottare politiche inclusive. È necessario un approccio equilibrato, che rafforzi la coesione sociale senza cedere al clima di paura e divisione.

Parliamo di Novara, che in fondo è uno spaccato dell’Italia che lavora, produce e genera ricchezza, ma ha un gran bisogno di novità che la rendano attrattiva, più protagonista e in grado di far fronte ad iniziative economico-sociali che necessitano però (vedasi ad esempio nuovo ospedale, Università e Silicon box) di un’organizzazione di servizi e di una idonea mobilità che non soffochi e isoli il cittadino ma che contribuisca, invece, a farne un polo moderno senza pretermettere salute e ambiente?

Novara è un esempio di come l’Italia possa produrre valore certo, ma anche di come rischi di rimanere indietro senza investimenti strategici. Progetti come il nuovo ospedale, l’università, e Silicon Box sono fondamentali, ma vanno inseriti in una visione più ampia: potenziare i trasporti pubblici e creare una mobilità   sostenibile; organizzare servizi efficienti che non soffochino il cittadino; promuovere l’innovazione senza sacrificare la salute e l’ambiente. Novara deve diventare un laboratorio di modernità capace di attrarre nuove generazioni e offrire un’ottima qualità della vita, mettendo le persone al centro.

Partiamo da una premessa: Canelli ha lavorato bene. Ha fatto scelte importanti, qualcuna probabilmente sbagliata (vedi polo logistico "a cappuccio" di Pernate e si aspetta ancora il TAR...), ma nell’insieme è stato un buon Sindaco, anche se non ha potuto contare su idoneo impegno di alcuni dei suoi Assessori. Chi tenterete di mettere al suo posto?

Canelli ha dimostrato capacità  amministrative, ma non è stato esente da scelte discutibili, a partire dalla scelta della squadra, a detta di tutti una delle peggiori di sempre, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Poi c’è il caso del consumo eccessivo di suolo, come il polo logistico di Pernate e non solo; aver anche permesso l’apertura di un numero eccessivo di supermercati. Per il centrosinistra, è fondamentale proporre un candidato che rappresenti una vera alternativa, con un programma chiaro e ambizioso. Il prossimo Sindaco deve avere la capacità di affrontare le sfide del futuro, superando sia l’autocompiacimento che l’improvvisazione.

Trovarlo un non narcisista! Andiamo avanti. Apparentemente Fratelli d’Italia ha un grande consenso. Bolle e balle!? Se guardiamo i fatti… Lei cosa vede?

Il consenso elettorale di Fratelli d’Italia è indubbio, ma i fatti raccontano un’altra storia. Promesse spesso non mantenute e una visione troppo ideologica rischiano di rivelarsi inadeguate di fronte alle esigenze reali della comunità   locale. Noi abbiamo il compito di mettere in luce le contraddizioni della destra, proponendo soluzioni concrete che rispondano alle aspettative dei cittadini senza scivolare nella propaganda.

Molto delicato! Pirovano, ci faccia una sintesi di quanto vorreste fare da qui a due anni e cosa vi piacerebbe realizzare. Avrete un progetto, vero?

Nei prossimi due anni siamo chiamati a costruire le basi per un programma concreto di governo, a partire dai servizi essenziali, come ad esempio avere asili nido accessibili soprattutto per chi lavora; avere più spazi verdi e tutela della qualità   dell’aria e dell’acqua; avere una mobilità   moderna che risponda alle esigenze reali dei cittadini, con un piano integrato per ridurre traffico e inquinamento; pensare a uno sviluppo economico che incentivi le imprese che sostengono il lavoro, soprattutto quello giovanile. Servizi e welfare in grado di rafforzare l’assistenza sociale. Ma non basta un programma, serve una visione che unisca la comunità e la proietti verso un futuro sostenibile e innovativo.


mercoledì 22 gennaio 2025

In attesa del verdetto? (Ver detto).

 


Ma, alla fine, chi si assumerà la responsabilità? 

Il pennuto, ormai spiumato?

La gallina bianca?

La gallina nera?

Il gallo cedrone?

Il cappone ignorante?

L’oca satolla?

La principessa sul pisello?

Qualche povero bischero?






martedì 21 gennaio 2025

L’Italia s’era desta ed è meglio che lo rifaccia. Riflessioni post-trumpiane per riaffermare valori e identità della nostra bella Nazione. Magari… partendo da Novara!

 


C’è un momento topico nella vita dei politici italiani, importanti, meno importanti o mezze calzette. Specialmente in Italia e specialmente quando iniziano inchieste penali nei loro confronti. Improvvisamente, siano essi favorevoli alla separazione delle carriere oppure contrari (o non siano assolutamente in grado di sviluppare un pensiero non diciamo critico ma nemmeno elementare in proposito); siano o meno competenti in materia giuridica; abbiano o meno criticato ferocemente i vari Pubblici Ministeri che hanno condotto inchieste nei confronti di amici, colleghi o chicchessia, quando tocca a loro dichiarano sempre di aver fiducia nella Magistratura (per poi, magari, cambiare idea qualora vengano condannati nei tre gradi di giudizio). 

Un piccolo, ma importantissimo particolare in proposito e, forse, frutto del subconscio (che a differenza dell’inconscio è quella parte della mente che è vicina alla coscienza e che può essere recuperata con un minimo sforzo) è che non affermino mai di riporre la loro fiducia nella Giustizia. Nella magistratura, ma non nella Giustizia. Provate a chiedervi perché. 

E proviamo insieme a riflettere sul fatto che, indipendentemente dalle condanne (in giudicato o meno, oppure prescritte e quindi non definitive ma con fatti in qualche grado accertati), da condotte riprovevoli, da comportamenti esecrabili, da atteggiamenti arroganti, taluni soggetti siano, nostro malgrado, i rappresentanti non rappresentativi, dei bisogni del cittadino: quindi delle nostre esigenze, di quelle dei nostri padri ma anche di quelle dei nostri figli e dei nostri nipoti. E di coloro che arriveranno dopo.

Allora guardiamoci e guardiamoli, così come osserviamo chi sono i nostri magistrati, chi sono i nostri insegnanti, i nostri docenti, i nostri valori e chi siamo noi come genitori. Non diamo sempre la colpa agli altri e, prima di criticare qualcuno o qualcosa, cerchiamo di capire se abbiamo fatto tutto il possibile per evitare di lamentarci.   

Per esempio, votare chi abbiamo votato per rappresentarci. Forse è il caso di pensarci un po' prima di cedere del tutto all’indifferenza emotiva per gli altri perché gli altri alla fine siamo noi. 

Potremmo anche partire da Novara, perché no!?

domenica 19 gennaio 2025

Novara: “Supercazzola” recepita, adesso serve il “rispetto” per l’elettore e per il cittadino.

 


L'Istituto Treccani - riconosciuto quale ente di diritto privato di interesse nazionale e istituzione culturale (l. 123/2 aprile 1980) – ha inserito la “supercazzola” tra i neologismi della politica definendola “parola strampalata e assurda, discorso senza capo né coda, rivolti con convinzione a qualcuno per confonderlo e ingannarlo. |Per estensione, risposta, argomentazione o spiegazione elusiva, inconcludente o fallace; in senso figurato, cosa, entità inconsistente, farlocca”.

Le precisazioni sull’etimologia della parola evidenziano come essa derivi “dal s. m. cazzo, con l’aggiunta del prefisso super” e sia stata resa “famosa dall’attore Ugo Tognazzi (1922-1990), nel film Amici miei (1975)…”. 

Sempre la Treccani ha scelto come parola del 2024 “rispetto definendolo quale “sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo verso una persona, un’istituzione o una cultura, manifestabile attraverso azioni o parole”.

 Rispetto” – hanno sottolineano Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, condirettori del Vocabolario Treccani – dovrebbe essere il fulcro di ogni percorso educativo fin dall’infanzia, per poi permeare le relazioni umane in famiglia, sul lavoro, nel rapporto con le istituzioni e nelle dinamiche politiche, internazionali e sociali” (come riportato dal Fatto Quotidiano del 17 dicembre 2024). 

A questo proposito ci sovviene come in un recente Consiglio comunale il capogruppo novarese di Fratelli d’Italia – dr. Michele Ragno – abbia ricordato proprio l’importanza dell’enunciato “rispetto” in una accorata enunciazione che, probabilmente non è stata colta nel suo significato più profondo: quello politico (e familiare). 

A questo punto è lecito e legittimo aspettarsi una presa d’atto da parte di chi, forse troppo immedesimatosi nel Conte Mascetti, avrebbe invece il compito di vigilare sulle condotte delle proprie truppe “prima che il gallo canti”. In attesa che lo faccia  anche l’ormai famosissimo “Corvo”.

Insomma, la “supercazzola” è ormai nota ma non coincide con il rispetto, sentimento necessario verso chi ha votato taluni soggetti.  Anzi, appare come il suo contrario.  

E non vorremmo che l’appello del Consigliere Ragno rimanesse, proprio in famiglia, una “vox clamantis in deserto”. Basta chiedere, infatti. Anche a casa!

 

venerdì 17 gennaio 2025

Novara: Medaglie e patacche

 


C’era una volta un generale. Il giorno dopo, dietro la collina, avrebbe dovuto dimostrare la bravura dei suoi uomini nel puntare il nemico con precisione, colpendo i bersagli simulati nell’esercitazione da fare con i carri armati in dotazione. Il generale, però, sapeva bene che i suoi militi non avevano quella capacità e, allora, s’ingegnò: il giorno prima allineò i mezzi e fece sparare alcuni colpi; poi coprì le buche e ci fece mettere sopra le sagome. Al momento della dimostrazione fece riposizionare i carri armati nello stesso punto. E così, quando spararono, colpirono tutti i loro bersagli. 

Il Generale, questa volta, si poté fregiare della “G” maiuscola e tutto il mondo venne a conoscenza di quanto fosse stato bravo  ad addestrare i suoi soldati che, in realtà, non avrebbero centrato neanche una montagna a dieci metri.

Canelli, Sindaco di Novara, laureato in Economia e Commercio alla Bocconi, studioso, co-artefice, importantissimo, del colpo che porterà Silicon Box a Novara, con annessi e connessi. Canelli, preparato, culturalmente e amministrativamente, al doppio mandato come “primo cittadino” con il 70% dei voti. Canelli, che quando tratta personalmente gli affari pubblici non ascoltando diavolacci vari e può muoversi senza avere le mani legate da qualche impegno, magari non suo, porta sempre il risultato a casa. Canelli, che saprebbe benissimo come “bonificare” l’Amministrazione dalle cause di malcontento ma non può farlo perché i cittadini, con quella minoranza che ha votato, sono riusciti a portare in maggioranza relativa taluni soggetti noti all’Ufficio. Canelli che sarebbe stato nominato Commissario comunque, perché ha la competenza, vivaddio, che altri “scarponi” (battutona sanitaria) non avrebbero mai raggiunto,  ha avuto un “onorevole” riconoscimento formale da chi farebbe i salti mortali se solo potesse avere, tra i suoi soldati,  anche un solo mignolo del piede infortunato dell’attuale primo cittadino novarese.  

Ecco, trova le differenze!😂😂😂


mercoledì 15 gennaio 2025

Il passero canterino!

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domenica 12 gennaio 2025

L’Italia e Novara viste dall'alto: quattro chiacchiere con Gigi Santoro.



Ehi Gigi, come va? Sono sei anni che ci guardi dall’alto: con vedute certamente più ampie di quelle terrene.

Bene, tutto sommato. Vedo che anche laggiù continuate ad andare avanti, nonostante tutto.

Ma dove sei, già in Paradiso a condurre trasmissioni tra la luna e le stelle oppure… ma è tua quella Ferrari rossa targata Napoli?

No, non sono ancora arrivato a dir la verità; mi hanno detto che prima devo anch’io farmi qualche purghetta. Sai com’è la politica. Ancora qualche lustro, mi bagno nel Letè e nell’Eunoè e passo di là. Sai, qua abbiamo un’altra concezione del tempo.

E comunque la Ferrari non è targata Napoli, ma Nazareth. Altre macchine non ce ne sono.

Hai visto che colpo ha fatto la Meloni riportando a casa Cecilia Sala in pochissimo tempo e non facendo trapelare nulla?

Certamente, ma…

Ma?

Vedi Me.Fisto, come ben sai, visto il tuo mestiere, “uno è poco e due son troppi” si dice in certi ambienti. E poi, e anche questo dovresti saperlo, se non capisci una cosa non la puoi criticare, e qui è tutto top secret. La storia, del resto, ci insegna che lo “stato di eccezione” è il punto nel quale la legge si applica disapplicandosi, e il potere di chi decide nello e dello stato di eccezione si differenzia dalla normalità democratica che si sostanzia, per quanto ci riguarda, nell’esercizio del potere da parte di chi lo detiene, per conto di chi lo ha ma non lo esercita.

È un po’ complicato!

Sembra complicato ma non lo è: io suono e tu canti. Ma non puoi cantare quello che ti pare. Devi rispettare la musica dello spartito scritto dagli autori (i cittadini tramite il Parlamento, minoranze in primis) per lo spettacolo che hanno messo in programma.

Ah, ecco. E poi? Mi sembra ci sia qualcosa che non ti convince del tutto.

È vero. Intanto non mi convince il fatto che la Belloni abbia dato le dimissioni così, all’improvviso. C’è qualcosa che non mi torna considerando che è a capo del DIS (Dipartimento Informazioni per la Sicurezza: cioè coordinamento dei Servizi segreti). E poi, dimmi, se tu avessi firmato una cambiale non vorresti sapere chi è o chi sarà il tuo creditore? E non vorresti sapere quando, come e con quale moneta devi pagare? E se tu non fossi stato d’accordo sul prezzo della transazione, o sulle modalità di estinzione del debito? Ci sarebbe anche altro ma, per il momento, chiudiamola qui. Felici che la giornalista sia tornata a casa.  

Che ne pensi di quanto è successo a Milano: dell’inseguimento dei Carabinieri finito con la caduta del TMAX e la tragica morte di Ramy Egaml, della presunta aggressione sessuale collettiva ("Taharrush gamea") in Piazza Duomo la notte di Capodanno?

Penso che le regole esistano e siano fatte per essere rispettate. Da tutti. E debbano anche essere fatte rispettare. Con le giuste modalità. Ogni morte, e specialmente quella di un giovane, è una tragedia. Una volta compiuti i rispettivi e dovuti accertamenti si potranno valutare i fatti. Contestualizzandoli però e considerando tempi, stati emotivi, doveri e violazioni. Nessuno dovrebbe mai morire. La vita è sacra, è neanche chi ne è titolare può mettere in gioco la sua rischiando quella degli altri. Certamente i Carabinieri stavano facendo il loro dovere, gli altri no. E in questi casi anche le premesse fanno parte del fatto. Violenze in Piazza Duomo? Se verranno accertate, si tratterà di qualcosa di animalesco. Di inconcepibile. Tali condotte dovranno essere punite come prevede la legge che dovrà essere applicata con la giusta severità e dovranno anche essere risarcite quelle persone.

Parliamo un po’ della politica novarese. Come la vedi da lassù, tu che ne conosci bene le dinamiche?

Se devo essere sincero ogni tanto vedo qualche fiammata e sento qualche scoppio. Manca armonia, ma questo è dovuto a scelte sbagliate da parte di chi, almeno in partenza, pensava che avrebbe potuto andare diversamente. Alla fine se ti vesti da stallone e poi ragli, si capisce che sei un somaro, politicamente parlando. Sai che io mi confrontavo spesso con i vari leader locali e non.

Certo lo so bene. E...?

E allora, ma questo te lo avevo accennato anche di persona prima di iniziare il mio viaggetto, gli ho sempre detto che la loro responsabilità politica non poteva prescindere dalla condotta di quelli a cui avevano affidato o delegato degli incarichi. Per questo non possono e non potranno addurre scuse quando, alla resa dei conti o nel caso di incidenti di percorso, sarà valutato l’operato di costoro. Esiste una “culpa in vigilando” ma anche una “culpa in eligendo”. Se hai scelto male, la paghi!

Capperi, sei molto severo?

No, non sono severo, sono giusto. Amministrare una città come Novara o altrove è un compito importante che apporta benefici ma impone anche doveri: istituzionali, etici e morali.

Senti Gigi, un’ultima cosa. Tu possedevi tanti libri e me ne hai regalati tanti e consigliati molti. Ho comprato “Il libro dell’anno 2024” della Treccani. Tra le parole dell’anno c’è anche “amichettismo”. Sintetizzo: “favorire da posizione di potere i propri seguaci; nepotismo; fenomeno che prevede impiego di famigliari e amici, amichetti appunto, per gestire non solo la cosa pubblica, ma anche quel che le ruota attorno”.

Ti darò una risposta che non ti aspetti: meglio beccarsi qualche critica ma preservare la possibilità di non essere traditi o trascinati a fondo.

A proposito di beccare, ultimissima domanda. Chi è “Il Corvo” secondo te?

A parte che mi sembra strano che tu mi faccia domande di cui non sai già la risposta. Io non posso proprio risponderti, non è nelle mie facoltà. Noi, da qui, non possiamo influire sulla realtà. Posso solo dirti che scrive bene e usa molto gli incisi. Per il resto, visto che sembra una persona intelligente, sarebbe opportuno che prima di finire spiumato e, magari, non per demeriti suoi, si palesasse e andasse a parlare, molto schiettamente con il Sindaco di Novara. Sono convinto che gli gioverebbe molto.

Adesso devo proprio andare. Ciao!

Ciao Gigi!

 

P.s.: grazie Anna!

 


mercoledì 8 gennaio 2025

"Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior"

 

 


“È stata tua la colpa, allora adesso che vuoi? Volevi diventare come uno di noi E come rimpiangi quei giorni che eri Un burattino ma, senza fili…”

Edoardo Bennato (Burattino senza fili)

martedì 7 gennaio 2025

Novara: Intervista all'Assessore al Commercio Maria Cristina Stangalini, mica Babbate!

 

Stangalini Maria Cristina, da Consigliere comunale di Novara ad Assessore al Commercio. Alla faccia di chi…

…di chi mi vuole bene e sono tanti!

Di Lei si dice che lavori tanto e bene. È perché ha trovato il terreno pronto e preparato oppure è proprio perché ha capacità e ci mette olio di gomito?

Sono molto contenta che siano apprezzate alcune tra le caratteristiche che mi appartengono e aggiungo che, se mi piace quello che faccio, oltre all’impegno e all’attenzione, ci metto la passione!

Il personale afferente al Commercio è molto preparato e dedicato e mi sono trovata da subito in sintonia, cosa molto importante per portare avanti attività che riguardano l’ordinario, ma soprattutto per collaborare alla realizzazione di nuovi progetti e per poter ultimare quelli già iniziati.  

In una precedente intervista aveva dichiarato “Sono concreta, operativa e voglio andare avanti. Certo non è semplice e neanche scontato, soprattutto in politica, che si venga apprezzati per competenza e impegno, spesso si è considerati per la rappresentanza”. Voci di corridoio han detto che non ha guardato in faccia nessuno pur di raggiungere il suo scopo. Ci dica la sua e anche dove vuole arrivare.

Confermo ciò che ho detto allora; sicuramente sono stata premiata anche per le qualità di cui abbiamo parlato nella precedente domanda; ricordo che nel 2021 sono stata eletta raggiungendo un ottimo risultato.

Il mio scopo è quello di amministrare e di farlo in maniera concreta e onesta. Mi piacerebbe continuare, perché amo la mia Città e vorrei contribuire positivamente a migliorare alcuni aspetti della crescita di Novara, considerando, inoltre, le importanti sfide, come ad esempio il polo per semiconduttori e microchip di Silicon box.

Se non dovessi proseguire in questo percorso politico/amministrativo, tornerei a lavorare in Sanità, essendo dipendente a tempo indeterminato da numerosi anni presso l’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara.

Qual è, tra i tanti, un progetto a cui tiene molto e che vorrebbe assolutamente realizzare per Novara prima di fine mandato?

Mi permetto di indicarne due: il primo riguarda una nuova immagine da attribuire al Mercato Coperto, per renderlo più attrattivo e fruibile ai cittadini e consono alle attività svolte dagli operatori mercatali.

Il secondo riguarda un piano per l’arredo urbano del centro storico e delle periferie.

Parliamo un po’ di uccelli. Sempre Lei ad una nostra domanda sul fatto che fosse pronta a fare il salto della quaglia rispose, scherzando: “Sarei certamente meglio di qualche gallina!La Stampa di oggi la cita in relazione ad una vignetta pubblicata su un blog per la quale, visto anche il tenore del testo, il Comune ha deciso di proporre querela. Cosa ne pensa? Meglio i pesci o i pennuti?

Che confusione con tutti questi animali! Mi piacciono molto i gatti! In realtà, nel testo anonimo pubblicato sul blog Novara Capitale si cita assessore/a, senza fare alcun nome. La vignetta corredata riporta l’immagine di una bella donna bionda, che non ritrae nessuna di noi amministratrici comunali, quasi tutte bionde peraltro, se vogliamo associare un nome al colore dei capelli!

Il giornalista de La Stampa ha deciso in autonomia che si potesse riferire alla scrivente o a un’altra amministratrice. Non ho mai pensato che si parlasse di me, perché non ho mai lasciato conti aperti né al Mercato Coperto né nei negozi di Novara o altrove, non è mia abitudine.  Quindi la questione non mi tange.

Mi sembra corretto, però, sporgere querela, perché si è cercato di screditare ed infangare l’onorabilità, in forma anonima, dei componenti della Giunta comunale, di cui faccio parte. 

Dopo avere un po’ scherzato e un po’ no, siamo quasi all’ultima domanda. E non ci dia una risposta retorica, non sarebbe da Lei. Se avesse potere decisionale e le fosse chiesto, per il bene della città, di tenere solo due Assessori tra quelli attualmente presenti in Giunta, chi sarebbero i prescelti e perché?

Lei mi chiede tra gli Assessori, ma, se posso, Le rispondo che terrei il Sindaco, che ha sempre dimostrato di lavorare con tenacia, competenza e serietà, il Presidente del Consiglio Comunale, che sta gestendo in maniera ineccepibile la sua attività, con spirito di collaborazione e l’Assessore Silvana Moscatelli, che da anni si è spesa per la nostra Città con determinazione e grande preparazione. Tutti gli altri Assessori sono ex aequo e quindi, al momento, non saprei chi premiare, perché tutti bravi.

Ha una bacchetta magica in mano e può esaudire un solo desiderio politico. Cosa vorrebbe?

Vorrei poter vedere a breve realizzati la Città della Salute e della Scienza di Novara e un nuovo “quartiere” nell’area del vecchio Ospedale, situato nel centro storico della Città.

Già, già, un Assessore romantico intriso di pragmatismo!

 

 


mercoledì 1 gennaio 2025

Novara: prima di tutto Buon 2025! E poi, un po’ di astrologia in Comune.

 


 

È vero che, come molti ci hanno chiesto, non potevamo esimerci dallo scrivere un pezzo di chiusura per l’anno trascorso ma, siccome su qualche quotidiano abbiamo potuto leggere alcune valutazioni di fine 2024 (qualcuna, per la verità, a nostro parere completamente “cannata” o, probabilmente, influenzata da qualche parente interessato), ci è sembrato più coinvolgente gettare un occhio su quello entrante, così  abbiamo deciso di dare una sbirciatina alle stelle e ai pianeti, anche se solo per alcuni, ben sapendo (soprattutto per altri) che “se nasci tondo non puoi morire quadrato!”

Puro esercizio umoristico, allora, con un po’ di satira (morbida, peraltro), giusto per ricordarlo a chi, fino a poco tempo fa piangeva come un coccodrillo e adesso… beh lasciamo perdere, tanto ci pensa la befana a scopare tutto.

Canelli:   il primo cittadino è del segno dei Gemelli e, se il nuovo anno porterà qualche positiva novità anche in campo affettivo dopo il 23 febbraio per chi è della seconda decade (Saturno romperà un po’ sino fine febbraio),  successivamente lo aspetta un periodo ottimo, a patto di razionalizzare gli impegni, anche dal punto di vista personale e smetterla di voler fare tutto da solo al posto di (quasi) tutti. Questo tipo di “generosità” è controproducente. Bel problema, vista la compagnia, ma obiettivi in vista!

Moscatelli e Zoccali: Due Scorpioni in un colpo solo. Il fatto che siano così diversi, potrebbe essere la prova - date le caratteristiche dei soggetti -  che l’astrologia non c’azzecca per niente. E invece, proviamo a ragionare “a contrario” perché gli estremi, spesso, si toccano. In effetti le loro doti sono la combattività e la tenacia e, comunque, mai dimenticare che l’acqua di questo segno non è quella oceanica blu e profonda, né quella del laghetto di montagna, chiara e trasparente. No, è quella paludosa, oscura e  piena di pericoli. Ma lo Scorpione è come la Fenice, è in grado di rinascere dalle proprie ceneri e, soprattutto, non dimentica. Beh, la sciura Silvana è una garanzia e, a proposito di ceneri, non è un caso che Zoccali abbia fatto anche il pompiere! E si è visto! Ottimo inizio d’anno sino al 23 febbraio con Saturno amico, maggio abbastanza critico (Marte, Urano e Plutone contro) e un bel periodo “top” dal 25 luglio.

Stangalini:  la “Stanga” - Ariete - avrà qualche questione burocratico-legale da gestire nel primo bimestre ma saprà intraprendere ottime iniziative. Ottimi luglio e novembre. Periodo un po’ turbolento ad  agosto. Tuttavia ha già dimostrato di essere una buona combattente lasciando al palo persone apparentemente più titolate di lei. Vizi o virtù, lo saprà ben chi sta lassù, mentre Giove l’aiuterà molto, se saprà cogliere le occasioni, anche a superare gli ostacoli. Calma e gesso! 

Armienti-Pirovano: altra accoppiata astrale con un lustro di differenza anagrafica.  Un segno d’aria come l’Acquario difficilmente ha una solidità come quella di cui dispone questa seconda decade Armientina, che oltre ad essere un ottimo collega per il Gemelli primo cittadino dovrà avere la capacità - protetta da Giove - di prendere decisioni importanti in questi primi mesi così da trovarsi in tasca importanti soluzioni in estate e superare qualche ostacolo che a fine primavera le metteranno davanti. Ha una qualità importantissima in politica e, sino ad ora, lo ha dimostrato: è affidabile. Si consiglia spicchio d’aglio in tasca. Brutta bestia l’invidia!

Stesso discorso, quanto a solidità caratteriale vale per il Segretario Provinciale del PD che, tuttavia, avendo un ascendente politico diverso, dovrà fare molta attenzione nelle relazioni con i suoi colleghi per evitare scivolamenti. Il lavoro importante lo aspetta a giorni e il suggerimento che gli danno le stelle è quello di “partire dopo per arrivare prima”. L’estate è vicina, occhio al mese di luglio: iscarioti in agguato!

Iacopino Mario: il giovane Cancretto della seconda decade vivrà un anno molto particolare con un bel Marte agguerrito amico nel 2025, in particolare nel primo quadrimestre. Ottima grinta quindi per un 5Stelle che a maggio, però, dovrà stare attento a non vederle mentre dice parolacce ma, per il resto dell’anno e anche a Novembre (in special modo), lo vedono protagonista. Che sia un anno prodromico a qualche importante cambiamento “astropolitico” per mollare qualche stella e (r)aggiungere qualche pianeta più solido?

 


Il karma del Terdoppio colpisce ancora! Chi volle quella cattedrale nel deserto che ai novaresi costa da anni una pacca di soldi?

 Non facciamo la cronistoria perchè anche farla porta sfiga!  Però, ragazzi, ce la siamo presa con la Giunta Ballarè; con tutti gli Assessor...